Il modello della formazione di Macolin
Questo modello della formazione si basa sui valori fondamentali di Macolin, valori che permeano l’intera filosofia della formazione, dall’insegnamento accademico fino ai corsi di formazione di Gioventù+Sport. Andreas Steinegger, Chef della formazione di G+S, presenta il modello e le sue specificità.
Con l’articolo costituzionale sulla promozione della ginnastica e dello sport, promulgato nel 1970, la Confederazione ha ricevuto un mandato formativo esplicito, il cui scopo è promuovere la pratica dello sport. Con la successiva legge federale, approvata nel 1972, i corsi preparatori sono stati sostituiti dal programma G+S. Da quel momento in poi, parallelamente al notevole ampliamento della fascia d’età dei partecipanti, attorno alle diverse discipline sportive è emersa una varietà di metodi, che è diventata uno strumento estremamente efficace della promozione dello sport in Svizzera.
All’inizio degli anni Duemila, viene fatto un primo passo per armonizzare i contenuti del “Manuale di base G+S” delle varie discipline sportive sulla base dei differenti concetti formalizzati dal filosofo e pedagogo Arturo Hotz in occasione di un progetto realizzato per gli sport della neve. Sono i famosi concetti “acquisire-stabilizzare”, “applicare-variare” e “creare-completare”, che struttureranno il “linguaggio G+S” per molti anni.
50 anni di Gioventù+Sport? Significa innanzitutto che si tratta di un programma ben funzionante. E molto importante che questo si sia realmente manifestato nella società.
Nel corso degli anni 2010 viene elaborata una seconda fase di armonizzazione dei contenuti, sotto la spinta di un’ambizione che va oltre il programma G+S e s’iscrive nell’ambito dell’accademizzazione dei corsi di formazione organizzati a Macolin, in particolare nel quadro della Scuola universitaria federale dello sport. L’obiettivo è quello di costruire un sistema di riferimento che possa essere utilizzato per la formazione sia degli insegnanti di educazione fisica, sia dei monitori e monitrici G+S. Con il loro sapere, saper fare e saper essere, questi esperti ed esperte devono contribuire a una formazione di qualità, ancorando le loro attività a differenti ambiti d’azione: “Trasmettere”, “Promuovere”, “Innovare” e “Curare l’ambiente circostante”.
Trasmettere: l’azione del docente deve mirare a trasmettere al meglio i contenuti assicurando l’interazione fra tutti i soggetti coinvolti. A questo scopo si possono ad esempio insegnare abilità motorie sportive, trasmettere conoscenze scientifiche per la pratica o allenare capacità tattiche.
Promuovere: l’attività dei docenti è focalizzata sullo sviluppo generico di chi apprende, indipendentemente dallo sport. Lo scopo è una promozione incentrata sui valori positivi dello sport di chi partecipa ai cicli di formazione a Macolin per farne personalità autodeterminate e socialmente responsabili.
Innovare: l’agire dei docenti è indirizzato allo sviluppo della propria persona e dello sport. Per lo sviluppo personale è importante essere consapevoli del proprio ruolo come formatore e delle esigenze, delle responsabilità e delle competenze ad esso collegati. In questo ambito si tratta di evolvere tramite una autoregolazione, in modo tale da poter svolgere il proprio ruolo sempre meglio, con sempre maggiore professionalità e in modo innovativo.
Curare l’ambiente circostante: l’azione dei docenti si basa sulle conoscenze relative all’importanza di buone condizioni quadro. L’obiettivo è creare, sviluppare e curare condizioni che consentano di agire in modo ottimale nello sport.
Gradualmente, questo modello deve influenzare gli aggiornamenti dei contenuti disciplinari mobilizzati nei cicli di formazione per tutte le discipline sportive del programma federale e per tutti i livelli di competenza e di responsabilità.
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